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Premessa
Carissimi lettori, si avvicina il momento cruciale dell’anno: la presentazione della dichiarazione ISEE, particolarmente importante per persone con disabilità, famiglie e coloro che sono in condizioni economiche più difficili. In vista dell’anno prossimo, vi suggerisco di iniziare a raccogliere i documenti necessari. Continuate a leggere, vi accompagnerò passo dopo passo nel processo di richiesta e, alcuni utili consigli per agevolare l’intero procedimento. In caso di aggiornamenti da parte dell’istituto o dello stato, sarà mia premura modificare o aggiungere particolarità a questo post. Ora però, prima di leggere la documentazione utile e necessaria per inoltrare la dichiarazione, scopriamo insieme cos’è e a cosa serve.
Cos’è
L’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) è uno strumento che valuta e confronta la situazione economica delle famiglie o del singolo individuo. Per richiederlo, è necessario compilare il modulo DSU (dichiarazione sostitutiva unica) con tutte le informazioni anagrafiche, reddituali e patrimoniali dei cittadini. La DSU e l’ISEE vengono utilizzati quando si richiedono prestazioni sociali agevolate o servizi socio-assistenziali.
A cosa serve?
Questo documento è fondamentale per verificare se si hanno i requisiti per richiedere, o, continuare a beneficiare di determinate prestazioni – agevolazioni, come ad esempio:
- • il nuovo assegno di inclusione;
- • ”Isee universitario” per la riduzione delle tasse universitarie;
- • carta acquisiti per minori di tre anni e per i cittadini maggiori di 65 anni;
- • assegno Unico 2024;
- • Bonus Luce, acqua e gas;
- • per le diverse agevolazioni delle Regioni;
- • per gli aiuti dei servizi sociali del Comune.
Documentazione da esibire
- • Documento identità richiedente (controllate la scadenza);
- • Tessera sanitaria richidente e di tutti i componenti del nucleo familiare;
- • Saldo e Giacenza media di: tutti i Conti Correnti, Carte, Libretti, Buoni fruttiferi e altri prodotti finanziari posseduti alla Banca e/o Poste (compresi anche i conti aperti online) DI TUTTI I COMPONENTI DEL NUCLEO FAMILIARE al 31/12/2022. IN BANCA SONO GIA’ DISPONIBILI PER IL RITIRO. PER LE POSTE INVECE, BISOGNA SOLO SPECIFICARE ALLO SPORTELLO LA: ”CONSISTENZA PATRIMONIALE 2022”;
- • Redditi anno 2022 per i Lavoratori Dipendenti, Pensionati e Lavoratori Autonomi (CUD 2023 oppure Mod. 730 o Unico anno 2023). In caso ci sia un pensionato, e non avesse ricevuto il CUD per l’anno 2023, lasciare una copia del documento di Identità dell’interessato;
- • Targa di Auto, Moto o barche superiori ai 250cc di cilindrata;
- • In caso di soggetti invalidi dal 75% in su (Maggiorenni o Minorenni) portare l’ultimo verbale di invalidità dove c’è scritto la percentuale posseduta;
- • Se l’abitazione è di proprietà, o si posseggono immobili, garage, negozi o terreni, portare la VISURA CATASTALE aggiornata in EURO. Non Sono accettate Visure fatte prima del 2002. In caso di mutuo in corso, allegare residuo al 31/12/2022;
- • Se l’abitazione è in affitto, portare contratto di Locazione regolarmente registrato, con Timbro, data e firma dell’agenzia delle entrate;
- • In caso si ha necessità del ISEE per università, dichiararlo al momento della richiesta;
- • In caso di coniugi Separati o Divorziati LEGALMENTE, portare la sentenza, dove specifica se ci sono spese per mantenimento erogati;
- • Nel caso di minori con genitori non sposati e che non convivono, non facendo parte della stessa famiglia anagrafica, il genitore che non convive deve essere inserito nello stesso nucleo ai fini Isee, come componente ”attratta”. Qui trovi l’ISEE MINORENNI per leggere le eventuali eccezioni.
NOVITÀ’ di novembre 2023: dal 2022 i Titoli di Stato (es. BTP) non verranno più considerati nel calcolo dell’ISEE, fino a un valore massimo di 50.000€. Precisiamo però, che questa agevolazione varrà solo dal 2025 in poi per chi acquista BTP oggi. Questo perché l’ISEE si basa sul patrimonio di 2 anni prima. Quindi solo tra 2 anni non verranno più contati i BTP acquistati nel 2022.
Come ottenerlo?
- • Compilando il modello on-line personalmente, accedendo con il proprio SPID tramite il portale INPS cittadino;
- dal vostro professionista di fiducia;
- • in alternativa per Taranto e provincia, e possibile ricevere una *consulenza gratuita e senza appuntamento attraverso la nostra professionista Claudia. Qui sono disponibili gli indirizzi e orari di apertura (INDICAZIONI).
Novità
P. Iva
Dal 2024, le partite IVA potranno aderire al “concordato preventivo” con l’Agenzia delle Entrate per pagare meno tasse. Ad esempio, ”Mario Rossi” ha una piccola impresa edilizia con partita IVA. Nel 2024, prevede di guadagnare 50.000€. Grazie al concordato preventivo, Mario può concordare di dichiarare, ad esempio, 30.000€ di reddito imponibile. In questo modo, pagherà le tasse su 30.000€ anziché 50.000€. Però, questa agevolazione non varrà per calcolare altri benefici, come bonus, deduzioni o anche l’ISEE. Per questi, verrà sempre considerato il reddito effettivo di Mario, cioè 50.000€. Quindi:
- Concordato preventivo = pagare meno tasse sul reddito concordato
- Per altri benefici = si considera sempre il reddito effettivo, non quello ridotto con il concordato
In questo modo si vuole aiutare le partite IVA in difficoltà, ma allo stesso tempo mantenere dei requisiti stringenti per l’accesso ad altre agevolazioni, per non concederle a chi non ne ha effettivamente diritto.
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