ATTENZIONE: sto seguendo personalmente gli sviluppi, questo post verrà aggiornato di continuo…
INDICE
Premessa
“Con la cancellazione del Reddito di Cittadinanza a partire dal 1° gennaio 2024 il Reddito di Dignità pugliese assume ancora più importanza per la presa in carico dei singoli e delle famiglie fragili. Con la dote educativa e di comunità, inoltre, permetteremo l’accesso delle persone a percorsi culturali che saranno fondamentali per salvaguardare la dignità di ciascun individuo. Siamo soddisfatti di aver raggiunto, attraverso un lavoro congiunto e partecipato con le parti sociali e l’assessorato al Lavoro, un altro grande traguardo”.
assessora al Welfare Rosa Barone
Mah, cari cittadini, dopo aver letto queste affermazioni, in un momento di riflessione, pensavo proprio alla cancellazione, sospensione e revoca del RDC dello scorso settembre, che ha visto sprofondare nel baratro psicologico numerose famiglie di Taranto e della sua provincia. È innegabile che molte di esse si trovino in uno stato di difficoltà, lasciate senza un adeguato sostegno (bollette, affitti, eccetera). La crisi economica e gli incentivi statali alle aziende forse, disposti male, ha eroso ancor di più le possibilità di trovare un impiego, e, purtroppo, anche le opportunità offerte dai corsi di formazione sembrano non essere all’altezza delle aspettative, non sempre rispondendo efficacemente alle esigenze del mercato del lavoro. E proprio in questo contesto, non posso esimermi dal chiedere: non sarebbe stato forse prudente anticipare queste necessità? Avremmo dovuto forse prevedere prima queste criticità e agire in modo più tempestivo per sostenere chi si trova a navigare in queste acque turbolente? Questo ovviamente, è un appello (personale) alla riflessione collettiva e all’azione proattiva, perché la prevenzione e la pianificazione sono spesso la chiave per evitare che le difficoltà diventino crisi insormontabili. Comunque, riflessioni e opinioni a parte, leggiamo insieme cos’è questo sostegno / bando.
Cos’è?
La Regione Puglia ha rilanciato il suo impegno nella lotta contro la povertà e l’esclusione sociale con il nuovo Avviso Pubblico ”RED – Reddito di Dignità edizione 23/24, e si propone come un intervento immediato e diretto (?), mirando a sostenere le fasce più fragili della società.
Importi
L’elemento centrale di questo programma è l’indennità economica mensile di 500 euro, una somma che può fare la differenza per molti, infatti, in questi casi cito sempre un famoso poeta maledetto: ”il poco è buono, il niente è brutto.”. Fermi però, prima di ricevere il sussidio mensile bisogna sottoscrivere un Patto di inclusione sociale e lo svolgimento obbligatorio delle attività in esso previste.
Patto di inclusione
Il Patto di inclusione è un contratto morale e sociale che dovrebbe aprire le porte a diverse opportunità:
- • Tirocini di Inclusione Sociale: Esperienze lavorative mirate all’inserimento nel tessuto economico locale;
- • Progetti di Sussidiarietà: Iniziative per rafforzare il senso di comunità e mutualità;
- • Lavori di Comunità: Attività che promuovono l’empowerment e la cittadinanza attiva;
- • Percorsi Formativi: Formazione professionale e alfabetizzazione fondamentale, anche tramite modalità a distanza;
- • Altre Azioni di Supporto: Misure specifiche per favorire l’inclusione sociale e lavorativa.
Esempi pratici
Prendiamo come Esempio Marco (nome inventato), un padre single di Taranto che ha perso il suo lavoro. Con il RED 3.0, Marco riceve un sostegno mensile che gli permette di prendersi cura delle sue due figlie mentre partecipa a un tirocinio presso un’azienda locale, acquisendo nuove competenze.
Oppure, potrei parlarvi dell’ipotetica ”Anna”, una giovane laureata in cerca di opportunità. Attraverso il programma, Anna svolge lavori di comunità che arricchiscono il suo quartiere e le forniscono esperienza pratica nel suo campo di studi.
Requisiti
Secondo quanto dichiarato nella conferenza stampa pubblicata il 7 dicembre, per poter accedere al sostegno bisognerà avere questi determinati requisiti:
- • Cittadini residenti in Puglia (da almeno 12 mesi);
- • Età compresa tra i 18 e i 66 anni;
- • Un valore ISEE ordinario non superiore a 9.360 euro, che può salire fino a 20.000 euro per nuclei familiari specifici;
- • Una componente patrimoniale immobiliare dell’ISEE inferiore a 30.000 euro;
- • Una componente patrimoniale mobiliare dell’ISEE inferiore a 15.000 euro (20.000 euro per certe famiglie);
- • La disponibilità a dedicare almeno 62 ore mensili alle attività previste dal Patto.
Esclusi: i cittadini destinatari di altri sostegni al reddito (Vecchio RDC, ADi, SLF, NASPI, CIG, eccetera).
Richiesta
Fare richiesta è ”abbastanza” semplice, l’importante è che abbiate (obbligatorio) le vostre credenziali SPID o CIE. Le domande possono essere presentate:
- • tramite il sito ufficiale Regione Puglia;
- • attraverso gli sportelli CAF, Patronato o associazioni convenzionate.
Se non disponete di una vostra ”identità digitale” potete delegare un professionista convenzionato con la regione puglia.
ATTENZIONE: I professionisti della community di SOScittadino.it non sono convenzionati con questo bando! Chiedete supporto presso i servizi sociali di competenza.
ADi o RED?
Parecchi cittadini mi hanno chiesto giustamente quale sia la differenza tra il nuovo assegno di inclusione e il RED, dato che i requisiti sono pressoché identici. Bene, dopo aver letto la circolare pare non ci siano differenze sostanziali, se non per i requisiti e budget:
- • Solo per residenti in Puglia da almeno 10 anni;
- • i redditi personali sono meno restrittivi;
- • l’ammissione è soggetta a punteggi e graduatorie, ergo, risorse finanziare limitate. Chi prima arriva, meglio alloggia!
In sintesi, si tratta di due misure diverse: una regionale di supporto al reddito con fondi limitati, l’altra, un sostegno nazionale di contrasto alla povertà con requisiti, finalità e beneficiari specifici e differenti. Consiglio dunque la prima opzione per questo sostegno, nello specifico a tutti i cittadini disoccupati mono componenti, separati, divorziati, studenti o qualsiasi altro soggetto che vuole imparare un ”mestiere”.
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