Cronaca e protagonismo: quando la tragedia diventa palcoscenico

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La notizia

Buongiorno, ho letto oggi un articolo sul Messaggero che mi ha colpito e suscitato alcune riflessioni:

Piacenza, il selfie macabro dell’incidente con l’automobilista in fin di vita sull’asfalto’

il messaggero

(Fonte: LINK ARTICOLO QUI).

Ora, se permettete, vorrei condividere la mia opinione in merito all’argomento trattato, e magari provare a farvi riflettere su un aspetto che forse non era stato consideratp, oppure non è ben chiaro.

Riflessione

È paradossale osservare come, fino a vent’anni fa, la reazione delle persone di fronte a un evento triste fosse nettamente diversa. In passato, chi assisteva a tali eventi aveva due comportamenti tipici: o proseguiva per la propria strada, raccontando poi l’accaduto a casa, oppure si fermava per offrire aiuto, se necessario.

Negli ultimi dieci anni però, abbiamo assistito a un significativo deterioramento nel modo in cui percepiamo l’utilità, lo status e le relazioni sociali. Oggi sembra che tutti sentano l’obbligo di mettersi in mostra, di dimostrare qualcosa a qualcuno, ma a che scopo? Semplice: per un pugno di like o follower in piu.

Che per carità, lungi da me voler essere “boomer” o denigrare la libertà di espressione altrui, ma, è comunque importante distinguere tra un’autentica azione ricca di empatia, dal bisogno di apparire senza essere d’aiuto.

🆘𝐂𝐎𝐍𝐃𝐈𝐕𝐈𝐃𝐈𝐋𝐎 𝐒𝐔⤵️
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