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Premessa
Come ben sappiamo, l’ADI non è legato solo alla presenza di un minore a carico, ma, viene erogato anche a famiglie con almeno un componente in condizione di svantaggio. Ma cosa significa essere in condizione di svantaggio?
- Persone con problemi di salute mentale;
- Persone con dipendenze (alcool, gioco, sostanze);
- Vittime di tratta o violenza di genere;
Se conosci qualcuno in queste condizioni, potrebbe avere diritto all’ADI!
Come funziona?
Per averlo, bisogna dimostrare di essere seguiti da servizi sociali o sanitari.
- Richiesta: Il richiedente deve auto-dichiarare la condizione di svantaggio e l’inserimento in un programma di cura o assistenza.
- Verifica: INPS verifica i requisiti tramite le proprie banche dati e le informazioni fornite dalle pubbliche amministrazioni.
- Attestazione: Se la condizione di svantaggio non è già certificata, l’amministrazione competente deve rilasciare un’attestazione.
- Conferma: Entro 60 giorni, l’amministrazione deve confermare l’attestazione tramite un servizio online INPS.
- Ammissione: Se l’attestazione è confermata, la richiesta di ADI viene accolta.
Cosa succede se l’amministrazione non risponde entro 60 giorni?
La richiesta viene accolta sulla base dell’auto-dichiarazione, ma potrebbero esserci controlli successivi.
Come possono aiutare le ASL e gli specialisti della salute?
- Rilasciare l’attestazione di svantaggio su richiesta dell’assistito;
- Confermare l’attestazione tramite il servizio online INPS.
Per maggiori dettagli:
FONTE UFFICIALE: Dipartimento per le politiche sociali, del terzo settore e migratorie