Disabilità, dipendenze, violenza: l’Assegno di Inclusione per chi ha bisogno di aiuto!

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Premessa

Come ben sappiamo, l’ADI non è legato solo alla presenza di un minore a carico, ma, viene erogato anche a famiglie con almeno un componente in condizione di svantaggio. Ma cosa significa essere in condizione di svantaggio?

  • Persone con problemi di salute mentale;
  • Persone con dipendenze (alcool, gioco, sostanze);
  • Vittime di tratta o violenza di genere;

Se conosci qualcuno in queste condizioni, potrebbe avere diritto all’ADI!

Come funziona?

Per averlo, bisogna dimostrare di essere seguiti da servizi sociali o sanitari.

  1. Richiesta: Il richiedente deve auto-dichiarare la condizione di svantaggio e l’inserimento in un programma di cura o assistenza.
  2. Verifica: INPS verifica i requisiti tramite le proprie banche dati e le informazioni fornite dalle pubbliche amministrazioni.
  3. Attestazione: Se la condizione di svantaggio non è già certificata, l’amministrazione competente deve rilasciare un’attestazione.
  4. Conferma: Entro 60 giorni, l’amministrazione deve confermare l’attestazione tramite un servizio online INPS.
  5. Ammissione: Se l’attestazione è confermata, la richiesta di ADI viene accolta.

Cosa succede se l’amministrazione non risponde entro 60 giorni?

La richiesta viene accolta sulla base dell’auto-dichiarazione, ma potrebbero esserci controlli successivi.

Come possono aiutare le ASL e gli specialisti della salute?

  • Rilasciare l’attestazione di svantaggio su richiesta dell’assistito;
  • Confermare l’attestazione tramite il servizio online INPS.

Per maggiori dettagli:

FONTE UFFICIALE: Dipartimento per le politiche sociali, del terzo settore e migratorie

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