Certificato di pensione (ObisM): info e novità per il 2024.

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Premessa

Cari follower, buon pomeriggio! Oggi vi parlo delle novità introdotte nel certificato pensione per il 2024 emesso dall’INPS. Ma prima, facciamo come sempre un passo indietro: sapete cos’è esattamente il certificato pensione, detto anche modello ObisM?

Cos’è

In parole povere: è un documento che contiene informazioni importanti sulla tua pensione, come l’importo mensile lordo, le trattenute fiscali e le eventuali detrazioni di imposta applicate. Il certificato è disponibile per i pensionati di tutte le gestioni, inclusi coloro che fanno parte della gestione ex INPGI 1, ora confluita nell’INPS. Ma attenzione: ci sono alcune categorie di prestazioni, come l’APE sociale e gli assegni straordinari, che non prevedono la pubblicazione del certificato. Ti sei mai chiesto il motivo? Semplicemente perché queste prestazioni non sono soggette a rivalutazione annuale. Ma come si accede al certificato di pensione?

Richiesta

È semplicissimo! Basta accedere al sito web dell’INPS (www.inps.it) e utilizzare una delle seguenti credenziali:

Una volta effettuato l’accesso, potrai trovare il tuo certificato di pensione nella sezione “Fascicolo previdenziale del cittadino” sotto la voce ”ObisM”.

Dettagli

Dal 2021, il certificato di pensione è diventato “dinamico”, ovvero aggiornato alla data della tua richiesta. Questo significa che puoi ottenere informazioni aggiornate anche per le prestazioni liquidate nel corso dell’anno. Inoltre, sono disponibili versioni statiche storicizzate degli ultimi 5 anni.

Novità

Cosa troveremo di nuovo nel certificato del 2024? Ci saranno degli aumenti alle pensioni minime? E quali sono le novità introdotte dalla legge di bilancio 2023?

Partiamo dai aumenti: secondo quanto stabilito, tutte le pensioni fino a 614,77 euro lordi al mese riceveranno un aumento del 2,7%, che si tradurrà in circa 16 euro in più ogni mese. Un aiuto importante contro il caro vita!

Pensione anticipata flessibile: riconosciuta in via sperimentale per l’anno 2023, al raggiungimento di un’età anagrafica di 62 anni e un’anzianità contributiva di almeno 41 anni. Questa nuova tipologia di pensione ti permette di andare in pensione prima del raggiungimento dell’età pensionabile standard, a condizione che tu abbia maturato un’anzianità contributiva sufficiente.

Infine, il nuovo sistema di calcolo per scaglioni e aliquote ai fini IRPEF: dal 2024, l’IRPEF verrà calcolato in modo diverso, con nuovi scaglioni e aliquote. Questo potrebbe comportare una variazione dell’importo netto della tua pensione.

FONTE: INPS

Per ulteriori informazioni puoi rivolgerti al tuo patronato di fiducia. Se non ne hai uno di riferimento, nella zona di Taranto e provincia c’è Claudia che è disponibile per una consulenza gratuita senza necessità di appuntamento.

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