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Cos’è
Avete bisogno di apparecchiature elettromedicali salvavita per voi o un familiare? Se la risposta è sì, saprete che queste apparecchiature sono essenziali per la sopravvivenza, ma comportano un notevole consumo di energia elettrica. E qui entra in gioco il Bonus Sociale, una misura di sostegno economico destinata a coprire una parte dei costi energetici per le famiglie in cui vi sia la necessità di utilizzare tali dispositivi. Come? Ve lo spiego subito!
Chi può richiedere il Bonus?
Occhio però, perchè il bonus non è per tutti i cittadini disabili, ma è destinato a quelle famiglie in cui vi sia un membro che, a causa di gravissime condizioni di salute, necessita dell’uso continuativo di apparecchiature elettromedicali. State sereni però, non è necessario essere in una specifica fascia di reddito per accedervi; il requisito principale è la presenza di una condizione di salute che richiede tali apparecchiature.
Quali sono le apparecchiature elettromedicali che danno diritto al Bonus?
Le apparecchiature elettromedicali che danno diritto al Bonus sono quelle che figurano nell’elenco ufficiale del Ministero della Salute. Tra queste troviamo:
- Apparecchiature per la funzione cardio-respiratoria: ventilatori polmonari, concentratori di ossigeno, aspiratori, ecc.
- Apparecchiature per la funzione renale: apparecchiature per dialisi peritoneale, apparecchiature per emodialisi, ecc.
- Apparecchiature per la funzione alimentare e attività di somministrazione: nutripompe, pompe d’infusione, pompe a siringa, ecc.
- Mezzi di trasporto ed ausili per il sollevamento per disabili: carrozzine elettriche, sollevatori mobili, sollevatori per vasca da bagno, ecc.
- Dispositivi per la prevenzione e la terapia delle piaghe da decubito: materassi antidecubito, ecc.
Come si richiede?
La procedura può sembrare ardua, ma con le informazioni giuste è più semplice di quanto si pensi. Innanzitutto, è necessario presentare una domanda presso il Comune di residenza o un CAF abilitato, fornendo un certificato ASL che attesti la necessità delle apparecchiature elettromedicali e il tipo di dispositivo utilizzato. Non è richiesto l’ISEE, ma sarà necessario fornire il codice POD della fornitura elettrica e altri dati specifici relativi all’energia consumata.
E dopo?
Una volta approvata, la domanda di bonus non necessita di rinnovi annuali, ma continuerà ad essere erogata fino al cessato bisogno delle apparecchiature. Attenzione però. è importante segnalare eventuali variazioni, come l’installazione di nuove apparecchiature o un aumento delle ore di utilizzo.
Cambio fornitore o intestatario?
Che si tratti di un cambio di fornitore o di intestatario del contratto, il bonus continuerà ad essere erogato senza interruzioni. Tuttavia, è fondamentale comunicare tempestivamente ogni variazione per evitare disguidi o interruzioni nel sostegno.
Importi
Ecco alcuni esempi di importi del bonus elettrico per disagio fisico, calcolati in base alla potenza contrattuale, al tipo di apparecchiatura elettromedicale e al tempo giornaliero di utilizzo:
Esempio 1
- Potenza contrattuale: 3 kW
- Apparecchiatura elettromedicale: respiratore
- Tempo giornaliero di utilizzo: 24 ore
In questo caso, il nucleo familiare rientra nella fascia massima del bonus, con un importo annuo di 450,18 euro. L’importo mensile sarà quindi di 37,51 euro, suddiviso in 12 rate da 3,13 euro ciascuna.
Esempio 2
- Potenza contrattuale: 4,5 kW
- Apparecchiatura elettromedicale: concentratore di ossigeno
- Tempo giornaliero di utilizzo: 18 ore
In questo caso, il nucleo familiare rientra nella fascia media del bonus, con un importo annuo di 325,74 euro. L’importo mensile sarà quindi di 27,14 euro, suddiviso in 12 rate da 2,26 euro ciascuna.
Esempio 3
- Potenza contrattuale: 3,5 kW
- Apparecchiatura elettromedicale: ventilatore polmonare
- Tempo giornaliero di utilizzo: 12 ore
In questo caso, il nucleo familiare rientra nella fascia minima del bonus, con un importo annuo di 179,34 euro. L’importo mensile sarà quindi di 14,94 euro, suddiviso in 12 rate da 1,25 euro ciascuna.
Ricorda che questi sono solo esempi e l’importo effettivo del bonus può variare in base alle tue specifiche circostanze.
Per calcolare l’importo del bonus a cui hai diritto, puoi utilizzare il simulatore presente sul portale del SGAte.
Verifica dello Stato
Dopo aver inoltrato la richiesta di bonus, è naturale chiedersi: “È stata accettata? Quando vedrò l’effetto sulla mia bolletta?”. Ecco i modi in cui puoi tenerti aggiornato:
- Controlla presso l’Ente di Presentazione: Rivolgiti al Comune, al CAF o all’ente presso cui hai presentato la domanda, munito della ricevuta di presentazione.
- Utilizza il Numero Verde: Chiamando il 800.166.654 e fornendo il tuo codice fiscale o il numero identificativo della richiesta, potrai ottenere informazioni sullo stato della tua pratica.
- Accedi al Portale Online: Sul sito www.bonusenergia.anci.it, nella sezione “Controlla on line la tua pratica”, inserendo il codice fiscale e le credenziali di accesso, potrai verificare lo stato avanzamento della tua domanda. Le credenziali sono fornite dall’ente presso cui hai fatto la richiesta.
Tempistiche
Generalmente, il bonus viene applicato alla bolletta entro due mesi dalla presentazione della domanda, previa verifica dei requisiti e comunicazione tra gli enti coinvolti. È importante ricordare che il processo richiede tempo per le necessarie verifiche e approvazioni.
Dati presi dalla fonte ufficiale ARERA
Speriamo che queste informazioni riassuntive possano essere state utili. Nel caso avessimo riportato qualche imprecisione o frainteso qualche aspetto, non esitate a farcelo presente qui sotto nei commenti o, contattandoci via email. Il dialogo e lo scambio di punti di vista costruttivi sono sempre ben accetti. Restiamo a disposizione anche per eventuali chiarimenti o approfondimenti.