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Premessa
Sei in dolce attesa o hai già dei bambini? Perfetto! L’assegno unico e universale potrebbe essere la risposta alle tue domande! In questo post, scoprirai in modo semplice e chiaro cos’è questa misura di supporto, chi ne ha diritto, le eventuali eccezioni e le maggiorazioni previste. Iniziamo!
Cos’è?
L’Assegno Unico e Universale è un contributo economico destinato alle famiglie con figli a carico, pensato per semplificare e potenziare gli aiuti alla genitorialità e alla natalità. Ma effetivamente, cosa lo rende davvero “unico” e “universale”? In parole povere, è unico perché unifica diverse misure di sostegno alla genitorialità e alla natalità preesistenti, come i vecchi assegni familiari, bonus bebè, eccetera. Questo semplifica la gestione delle prestazioni per le famiglie e riduce l’odiosa burocrazia INPS. E’ universale invece perché viene erogato a tutte le famiglie con figli a carico, indipendentemente dalla loro situazione economica, ovvero, anche le famiglie con redditi più alti possono ricevere l’assegno, anche se l’importo sarà inferiore rispetto a quello erogato alle famiglie con redditi più bassi. Oltre ai lavoratori dipendenti, viene concesso anche ai disoccupati, inoccupati o liberi professionisti.
Requisiti
Ecco i requisiti principali:
- Per ogni figlio minorenne a carico, l’assegno è disponibile dal settimo mese di gravidanza.
- Per figli maggiorenni fino a 21 anni, se frequentano corsi di studio o formazione, svolgono un tirocinio, lavorano con un reddito inferiore a 8.000 euro annui, o sono disoccupati in cerca di lavoro.
- Per figli con disabilità, senza limiti di età.
Calcolo
L’importo dell’assegno varia in base a diversi fattori:
- ISEE: L’indicatore della situazione economica è fondamentale. Con un ISEE più basso, l’importo dell’assegno sarà maggiore.
- Età e numero dei figli: Maggiorazioni sono previste per nuclei familiari numerosi o per madri giovani.
- Disabilità: Sono previste somme aggiuntive per figli con disabilità.
Richiesta
La domanda può essere presentata personalmente online sul sito dell’INPS, o, in alternativa, attraverso patronati e CAF. Inoltre è importante sapere che, dopo il 30 giugno 2024, l’assegno decorre sempre dal mese successivo alla domanda.
Pagamenti
Il pagamento può avvenire tramite conto corrente, libretto di risparmio, carta con IBAN, o bonifico domiciliato. Infine, ricordatevi che è possibile dividere l’importo tra i genitori (sposati o conviventi), e sempre se, entrambi esercitano la responsabilità genitoriale.
Maggiorazioni?
Ci sono situazioni in cui l’assegno può essere maggiorato, ad esempio:
- Per figli successivi al secondo.
- Per figli di età inferiore a un anno.
- Per nuclei familiari con tre o più figli e ISEE sotto una certa soglia.
Serve aiuto?
Ecco le opzioni disponibili:
- Chiama il numero verde INPS: 06164164;
- Se hai già un CAF o Patronato di riferimento, puoi contattarli direttamente per ricevere assistenza.
- Non disponi di un CAF o Patronato nelle vicinanze? Non preoccuparti! Puoi contattarci comodamente tramite: WhatsApp o Email per ricevere gratuitamente informazioni preliminari e di carattere generale.
Ricordati di specificare il tipo di richiesta che hai, in modo da ricevere la risposta più precisa e veloce possibile.