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Premessa
È giunto il momento di fare chiarezza sul comportamento inaccettabile di alcune strutture sanitarie specialistiche e studi medici privati, di cui vi abbiamo già parlato in precedenza. In particolare, si tratta della consuetudine di alcuni medici che, al termine della visita, pongono la fatidica domanda: “Con fattura o senza?” oppure rifiutano il pagamento tramite POS. Questo comportamento, oltre a essere contrario alla normativa vigente, impedisce ai pazienti di detrarre le spese mediche specialistiche nel modello 730, un beneficio particolarmente rilevante per lavoratori dipendenti e pensionati, categorie spesso più colpite dalle difficoltà economiche e dalle interminabili liste d’attesa del sistema sanitario nazionale. Proprio per tutelare queste fasce di popolazione e garantire una maggiore trasparenza, vogliamo spiegare l’importanza di effettuare i pagamenti con il POS. Vi illustreremo quanto è possibile recuperare in termini di percentuali grazie alle detrazioni fiscali, il minimo di spese sanitarie accumulato necessario per ottenere il rimborso e quali tipi di prestazioni mediche e specialistiche sono incluse tra quelle detraibili. Dopo questa doverosa introduzione, procediamo con tutte le informazioni utili. Buona lettura!
Perché pagare con il POS?
Pagare con il POS o con altri metodi tracciabili (bonifico, carta di credito, ecc.) è essenziale per poter usufruire della detrazione fiscale del 19% sulle spese sanitarie. Questo significa che, al momento della dichiarazione dei redditi, potrete recuperare quasi un quinto delle somme spese per visite mediche, farmaci e altri servizi sanitari. Ad esempio:
- Se spendete 500 euro in un anno per visite mediche specialistiche, potrete detrarre circa 95 euro.
- La detrazione si applica solo per l’importo che supera la franchigia di 129,11 euro. Quindi, se le vostre spese totali nell’anno precedente sono inferiori a questa cifra, non sarà possibile richiedere il rimborso.
Spese sanitarie detraibili?
Secondo l’Agenzia delle Entrate, le spese detraibili includono una vasta gamma di prestazioni e acquisti. Ecco una lista semplificata:
Visite e prestazioni mediche
- Visite rese da medici generici o specialisti (ad esempio dermatologi, cardiologi, ecc.).
- Prestazioni di psicologi o psicoterapeuti per scopi terapeutici.
- Esami diagnostici come ecografie, risonanze magnetiche, elettrocardiogrammi.
Acquisto di farmaci
- Medicinali con prescrizione o da banco (ad esempio antidolorifici, antinfiammatori).
- Medicinali omeopatici.
- Farmaci acquistati online da farmacie autorizzate. Nota bene: Non sono detraibili i parafarmaci (come integratori alimentari, colliri o pomate).
Dispositivi medici
- Occhiali da vista, lenti a contatto e apparecchi acustici.
- Protesi dentarie o ortopediche.
- Apparecchi per misurare la pressione o per aerosol.
- Materassi antidecubito e ausili per disabili.
Cure e terapie
- Fisioterapia, kinesiterapia, laserterapia.
- Cure termali (escluse le spese di viaggio e soggiorno).
- Dialisi, cobaltoterapia e iodio-terapia.
Interventi chirurgici
- Operazioni necessarie per la salute fisica o mentale, anche di piccola chirurgia.
- Spese connesse all’intervento, come anestesia o trasfusioni.
Assistenza specifica
- Assistenza infermieristica o riabilitativa (ad esempio per anziani o persone con disabilità).
- Prestazioni rese da personale qualificato (educatori, animatori, terapisti occupazionali).
Esempi pratici
Per aiutarvi a comprendere meglio come funzionano le detrazioni, ecco alcuni esempi concreti:
- Esempio 1: Maria ha speso 300 euro per visite specialistiche e 200 euro per farmaci. Totale: 500 euro. Poiché c’è una franchigia di 129,11 euro, la detrazione si applica a 370,89 euro. Maria potrà recuperare il 19% di questa cifra, ovvero circa 70 euro.
- Esempio 2: Luigi ha acquistato un paio di occhiali da vista per 250 euro e un misuratore di pressione per 100 euro. Totale: 350 euro. Dopo aver sottratto la franchigia, la detrazione si applica a 220,89 euro, permettendogli di recuperare circa 42 euro.
Come documentare le spese?
Per ottenere la detrazione, è necessario conservare tutte le ricevute e i documenti che attestano la natura e il costo delle spese sostenute. Ad esempio:
- Farmaci: conservate lo “scontrino parlante”, che deve riportare la dicitura “farmaco” o “medicinale”, la quantità acquistata e il vostro codice fiscale. Dato che gli scontrini col tempo potrebbero ”scolorirsi”, consigliamo di fotocopiarla.
- Dispositivi medici: assicuratevi che lo scontrino o la fattura indichi chiaramente la descrizione del prodotto e, se necessario, la marcatura CE.
- Prestazioni mediche: richiedete sempre una fattura o una ricevuta fiscale dal medico o dal centro sanitario.
Eccezioni
Prestate attenzione perchè non tutte le spese sono detraibili. Ad esempio:
- Non si possono detrarre i costi per trattamenti estetici (come botox o chirurgia plastica non necessaria).
- I parafarmaci e gli integratori alimentari non sono inclusi.
- Le spese per piscine terapeutiche o corsi in palestra non rientrano nelle detrazioni, anche se consigliati da un medico.
Consiglio!
Attenzione! Se il tuo medico privato ti chiede di pagare solo in contanti e si rifiuta di accettare il POS, non assecondatelo. Questa richiesta è illegale e vi impedisce di recuperare le spese mediche. Avete il diritto di pagare con qualsiasi metodo di pagamento elettronico, incluso il POS.
In caso di ”POS non funzionante”, in maniera pacifica concordate con il medico un nuovo appuntamento per il pagamento o effetuate un bonifico. Se il problema persiste, rimanete sul posto e chiamate subito la Guardia di Finanza al numero 117, oppure, recatevi di persona nella più vicina stazione per una denuncia formale.
Conclusioni
Pagare con strumenti tracciabili non è solo una questione di legalità, ma anche di convenienza per i cittadini. Le detrazioni fiscali sulle spese sanitarie rappresentano un aiuto concreto per molte famiglie italiane, soprattutto per chi ha redditi fissi o deve affrontare costi medici elevati. Ricordate di conservare tutti i documenti e, in caso di dubbi, consultate il sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate QUI.
Serve aiuto?
Se hai dubbi o domande in merito, non esitare a contattare il tuo CAF di fiducia! Non hai un esperto di fiducia? Nessun problema! Puoi:
- recarvi di persona presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate della vostra zona (LINK);
- Chiamare il numero verde dell’Agenzia delle Entrate 0697617689 per ricevere informazioni e assistenza fiscale.
- Contattare la nostra associazione ETS tramite WhatsApp per fissare una consulenza telefonica gratuita e chiarire i tuoi primi dubbi.