Novità
A partire dal 1° gennaio, con la legge di bilancio 2025, tutte le madri lavoratrici dipendenti che abbiano concluso il periodo di maternità obbligatoria della durata di 5 mesi, avranno diritto a un ulteriore periodo di congedo parentale di 3 mesi, durante il quale percepiranno l’80% della retribuzione. Questa misura rappresenta un importante passo verso il sostegno delle famiglie, offrendo una maggiore flessibilità alle madri lavoratrici dipendenti che desiderano prolungare il periodo di assistenza al neonato senza compromettere la propria sicurezza economica.
Il congedo parentale, che può essere fruito in modo frazionato, anche ad ore o in singoli giorni, consente alle madri di conciliare la cura dei figli con il ritorno al lavoro. Di norma, il congedo parentale è previsto per un massimo di 9 mesi complessivi per entrambi i genitori, ma il limite per il singolo genitore non può superare i 6 mesi, salvo alcune eccezioni. In particolare:
- Il padre lavoratore può arrivare a 7 mesi di congedo se usufruisce di un periodo di congedo continuativo o frazionato di almeno 3 mesi.
- In caso di genitore unico o affidamento esclusivo del figlio al padre, il congedo parentale sale a 11 mesi.
- Se il padre usufruisce di un mese in più, oppure se la madre risulta l’unico genitore o ha l’affidamento esclusivo del figlio, il congedo sarà pari a un massimo di 10 mesi.
È importante sottolineare che i 3 mesi di congedo aggiuntivo all’80% della retribuzione, introdotti dalla legge di bilancio 2025, vanno fruiti entro il sesto anno di vita del bambino, garantendo così un ampio margine temporale per usufruire del beneficio. Questa disposizione consente una maggiore flessibilità nel pianificare la gestione del tempo dedicato alla crescita e al benessere del bambino, rispondendo concretamente alle esigenze di equilibrio tra vita familiare e professionale.
Questo congedo aggiuntivo spetta esclusivamente alle lavoratrici dipendenti che abbiano completato la maternità obbligatoria dal 1° gennaio 2025 in poi, indipendentemente dal settore in cui lavorano o dal tipo di contratto che possiedono. La legge di bilancio 2025 si pone l’obiettivo di migliorare le condizioni di lavoro delle madri dipendenti e di sostenere la crescita del bambino nei primi anni di vita, contribuendo così a favorire il benessere delle famiglie.
✏️Scritto da: Cazzolla Francesco.