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INDICE
Introduzione
Ebbene sì, cari lettori e genitori, non si tratta di una bufala: il cosiddetto “bonus nascita” è realtà! Con l’approvazione del disegno di legge 2025, sono state definite tutte le informazioni principali su questa misura. Come sempre, vi guiderò attraverso i dettagli in modo chiaro e comprensibile, con i soliti esempi pratici per aiutarvi a capire meglio il da farsi. Buona lettura!
Come funziona?
Con l’Articolo 1, commi 206-208, lo stato introduce un assegno una tantum di 1.000 euro per ogni figlio nato o adottato a partire dal 1° gennaio 2025. Ma i punti principali e le condizioni per accedere al beneficio? Detto fatto!
Requisiti
Il bonus è rivolto ai genitori che soddisfano i seguenti requisiti:
- ISEE del nucleo familiare: deve essere inferiore a 40.000 euro annui. Per calcolare questo valore, non si tiene conto dell’assegno unico e universale per i figli a carico.
- Residenza e cittadinanza: il genitore richiedente deve essere residente in Italia. Nello specifico, può essere:
- Cittadino italiano o di un Paese dell’Unione Europea (o un suo familiare con diritto di soggiorno).
- Cittadino di un Paese extra-UE con:
- Permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo.
- Permesso unico di lavoro per attività lavorative superiori a 6 mesi.
- Permesso di soggiorno per motivi di ricerca (con permanenza superiore a 6 mesi).
Richiesta
- La domanda per ricevere l’assegno deve essere presentata all’INPS (attendiamo disposizioni ufficiali).
- L’assegno verrà erogato nel mese successivo alla nascita o all’adozione del bambino.
Esempi pratici
- Esempio 1: Maria e Luca, genitori di un bambino nato a febbraio 2025, hanno un ISEE di 35.000 euro. Maria, cittadina italiana residente in Italia, presenta la domanda all’INPS a marzo 2025. L’assegno di 1.000 euro verrà erogato entro aprile 2025.
- Esempio 2: Ahmed (nome di fantasia), cittadino extra-UE con permesso di soggiorno per motivi di ricerca e residente in Italia, adotta un bambino a giugno 2025. Con un ISEE di 25.000 euro, può fare richiesta del bonus e riceverlo entro luglio 2025.
Adottato all’estero?
In questo caso, il bonus potrebbe essere riconosciuto, ma solo se il genitore richiedente rispetta tutti gli altri requisiti (come la residenza in Italia). Tuttavia, il testo suggerisce che potrebbero essere necessari chiarimenti normativi su questa specifica situazione.
Dettagli
Il bonus influisce sul reddito? No, l’assegno non concorre alla formazione del reddito complessivo ai fini delle imposte sui redditi. In altre parole, non dovrete dichiararlo come reddito imponibile.
Infine, l’INPS sarà responsabile della gestione del bonus e del monitoraggio delle risorse finanziarie. Se i costi previsti dovessero superare le stime, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, insieme al Ministero del Lavoro, potrebbe intervenire per modificare l’importo del bonus o il limite ISEE.