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Aggiornamento
Cari lettori, finalmente è possibile escludere i titoli di Stato e i libretti di risparmio dal calcolo dell’ISEE, purché gli importi siano inferiori a 50.000 €. Questa importante novità rappresenta un significativo vantaggio per molti cittadini, soprattutto per coloro che, a causa di un patrimonio dichiarato elevato, erano esclusi da bonus o agevolazioni. Attenzione però, prima di affrettarvi a modificare il vostro modello o consultare un professionista, è essenziale fare chiarezza: non tutti sono obbligati a intervenire o aggiornare la propria dichiarazione. Per aiutarvi a comprendere meglio la situazione, analizziamo insieme i dettagli in modo ordinato.
Limite
L’esclusione riguarda il totale complessivo del nucleo familiare. Ad esempio, se una famiglia possiede titoli di stato per 30.000 € e un libretto postale con un saldo di 15.000 €, questi importi possono essere esclusi dal calcolo ISEE perché la somma totale è inferiore a 50.000 €. Se invece il totale supera questa cifra, ovviamente, l’eccedenza verrà conteggiata.
Libretti di risparmio
Solo i libretti di Poste Italiane possono beneficiare dell’esclusione. Ad esempio, se avete un libretto postale con un saldo di 10.000 €, questo può essere escluso. Attenzione però, se possedete un libretto di risparmio presso una banca, questo non può essere escluso, indipendentemente dal saldo.
Conti deposito e altro
È possibile escludere dal calcolo solo i titoli di stato presenti nei conti deposito. Ad esempio, se in un conto deposito avete 20.000 € in titoli di stato e 10.000 € in azioni, solo i 20.000 € saranno esclusi. Le azioni, obbligazioni, fondi o assicurazioni non possono mai essere escluse.
Serve aiuto?
Per accertare se è necessario aggiornare il vostro ISEE o per risolvere eventuali incertezze, vi consigliamo di rivolgervi al vostro CAF di riferimento. È importante sottolineare che non tutti detengono libretti o titoli di stato e, qualora li possiedano, spesso il saldo risulta pari a zero. Pertanto, è fondamentale esaminare con attenzione la vostra situazione patrimoniale per evitare sanzioni indesiderate o costi superflui legati all’intervento di professionisti.