Questo messaggio dell’INPS spiega che: già da luglio 2023, il Reddito di cittadinanza è stato sospeso per molti cittadini dopo il completamento dei sette mesi di fruizione per l’anno in corso, a meno che il nucleo familiare abbia componenti come persone con disabilità, minori, persone anziane o individui presi in carico dai servizi sociali. Se il requisito anagrafico si verifica prima della settima mensilità, il pagamento continua automaticamente. Se ci sono nuove disabilità o nascita di figli, queste situazioni possono essere rilevate automaticamente durante il rinnovo mensile. Se i requisiti si verificano dopo la sospensione, è necessario presentare una nuova domanda. Per correggere errori riguardo alle situazioni con disabilità, il sistema farà una verifica tramite la nuova DSU dichiarata (ISEE). Infine, se durante il pagamento si verificano cambiamenti nei requisiti, il beneficio cessa alla settima mensilità o quando si verifica l’evento. Fino a novembre 2023, è possibile ripristinare il beneficio se i servizi sociali prendono in carico il nucleo entro il 31 ottobre 2023, senza dover presentare una nuova domanda, a meno che siano stati pagati per 18 mesi.
In sostanza, per chi può ripresentare la domanda, deve farlo entro fine ottobre – novembre 2023, affinché possiate percepire l’ultima mensilità RDC di dicembre. Da gennaio 2024, dovrete presentare il nuovo assegno di inclusione.