Contributo per genitori separati o divorziati: facciamo chiarezza!

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Premessa

Con questo post, uno spazio dedicato a tutti i genitori che affrontano la tempesta della separazione o del divorzio, cercando di mantenere stabile il benessere dei propri figli. Prima però di avventurarci nei meandri delle specifiche, vorrei esternare in linea generale una mia riflessione. In un mondo ideale, la separazione non dovrebbe mai incidere sul benessere dei bambini. Purtroppo però, viviamo in una realtà dove le difficoltà economiche possono colpire duro, soprattutto in seguito a una crisi globale come quella del Covid-19. Per questo motivo, è stato istituito un contributo specifico per aiutare i genitori separati, divorziati o non conviventi a garantire la continuità del sostegno economico ai propri figli.

Cos’è?

Il contributo è una misura di sostegno finanziario statale che si rivolge a genitori separati, divorziati o non conviventi. L’obiettivo è assicurare che i figli continuino a ricevere l’assegno di mantenimento nonostante le difficoltà economiche dell’altro genitore.

Requisiti

Il contributo è destinato ai genitori che si trovano in una situazione di separazione, divorzio o non convivenza ufficializzata da un’autorità competente e che hanno la custodia dei figli. Nello specifico, spetta al genitore custode che, tra l’8 marzo 2020 e il 31 marzo 2022, non ha ricevuto in tutto o in parte l’assegno di mantenimento a causa dell’inadempienza dell’altro genitore. Inoltre, avere un reddito (IRPEF) non superiore a 8.174 euro l’anno nei periodi in cui non si è ricevuto l’assegno (2020, 2021 e 2022). Il genitore che ha diritto al bonus deve dimostrare che l’altro genitore ha smesso di pagare il mantenimento per almeno 90 giorni a causa della riduzione o cessazione dell’attività lavorativa durante il Covid.

Richiesta

Le domande possono essere presentate all’INPS dal 12 febbraio 2024 al 31 marzo 2024 attraverso il servizio online dedicato, accedendo con le proprie credenziali digitali. In alternativa, è possibile scaricare qui il modulo inps da compilare, firmare e consegnare al datore di lavoro.

Importi

Il contributo può raggiungere fino a 800 euro per un massimo di 12 mensilità. Questo importo viene calcolato in base alla situazione economica e alle esigenze del genitore custode e dei figli. NOTA INPS:La misura verrà erogata fino a esaurimento delle risorse del fondo appositamente istituito dalla legge per il sostegno in favore dei genitori separati o divorziati in stato di bisogno, che ammontano a 10 milioni di euro.

Documentazione

Per presentare la domanda è necessario allegare la documentazione che attesti il diritto all’assegno e, se pertinente, l’attestazione di disabilità grave del figlio maggiorenne.

Domande frequenti

Il padre dei miei figli ha perso il lavoro a causa della pandemia, ma abbiamo ricevuto solo una parte dell’assegno di mantenimento. Posso richiedere il contributo?

Sì, se l’inadempienza è parziale, hai diritto a richiedere il contributo per la parte mancante dell’assegno.

Ho tre figli, due dei quali sono minorenni e uno maggiorenne non autosufficiente. Posso fare domanda per tutti e tre?

Sì, purché tu risieda con loro e il figlio maggiorenne sia riconosciuto come gravemente disabile.

Cosa succede se il mio reddito supera i 8.174 euro?

Il contributo è calibrato sul reddito IRPEF e non spetta se questo supera la soglia indicata nei periodi di riferimento.

Mio figlio maggiorenne ha una disabilità riconosciuta dopo il 2010. Devo presentare qualche documento particolare?

Sì, dovrai allegare l’attestazione della disabilità grave ai sensi della legge 104/1992.

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