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Giornata mondiale
Il 13 maggio segna un appuntamento cruciale per molti Cittadini: la Giornata Mondiale della Fibromialgia. Ma cosa significa realmente questa giornata per le migliaia di persone che convivono con questa sindrome in Italia? E perché è così importante parlarne?
La fibromialgia (cito testualmente il disegno legge) , per chi non lo sapesse: ”Costituisce una sindrome di interesse multidisciplinare che coinvolge varie discipline specialistiche anche se spesso questi pazienti non vengono considerati nel loro insieme ma nel dettaglio del singolo sintomo. Il dolore rappresenta un sintomo fondamentale e ne è allo stesso tempo la manifestazione principale. La fibromialgia interessa principalmente i muscoli e, sebbene possa assomigliare ad una patologia articolare, non causa deformità delle strutture articolari. Può essere infatti considerata una forma di reumatismo extra-articolare o dei tessuti molli. Il fatto che l’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) abbia stabilito e riconosciuto la fibromialgia come entità nosologica, non significa che questa sia una malattia a se stante, infatti a livello mondiale esistono differenti classificazioni che individuano forme diverse. Il problema sta nel fatto che non si è ancora riusciti a capire il meccanismo per cui un’altra condizione patologica generi la sindrome fibromialgica, o meglio, come mai differenti condizioni patologiche generino alla fine la stessa condizione clinica inquadrabile in base ai criteri stabiliti dall’OMS come fibromialgia. L’OMS la classifica quindi tra le patologie da dolore cronico diffuso.”
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Novità
Non so se siete a conoscenza del fatto che, recentemente, un importante traguardo è stato raggiunto: la Camera dei Deputati ha riconosciuto la fibromialgia come malattia invalidante. Ma cosa comporta questo riconoscimento? E perché è una notizia che dovrebbe interessarci tutti?
Prima di tutto, questo significa che chi soffre di fibromialgia avrà finalmente accesso a percorsi di cura specifici e a sostegni adeguati. È un riconoscimento della lotta quotidiana che queste persone affrontano, spesso in silenzio e invisibilità. Ma oltre a ciò, apre nuove porte alla ricerca e all’educazione, fondamentali per comprendere meglio questa sindrome e come affrontarla. Il Ministro Locatelli infatti, in una nota, ha espresso il suo sostegno a tutte le persone che combattono contro la fibromialgia, sottolineando l’importanza di interventi precoci e di una diagnosi accurata. Ma cosa possiamo fare noi, come community, per supportare chi ne soffre? Informarvi sempre e, cercare di sensibilizzare. La conoscenza è il primo passo verso l’empatia e il sostegno. Inoltre, possiamo incoraggiare la ricerca e l’innovazione in questo campo, sostenendo iniziative e organizzazioni che lavorano per migliorare la qualità della vita di chi vive con la fibromialgia. Attendiamo fiduciosi! Per il momento, come community, continueremo a seguire questa vicenda per Voi…
