INDICE
Introduzione
Cari lettori, negli ultimi giorni abbiamo ricevuto numerose domande riguardo ad eventuali modifiche ai requisiti per accedere all’Assegno di Inclusione a partire dal prossimo anno. Proprio questa mattina siamo riusciti, con non molta fatica, a reperire il documento ufficiale emanato dal governo. Sappiamo che le informazioni stanno circolando su diverse testate giornalistiche, ma abbiamo deciso ugualmente di fare chiarezza analizzando direttamente la Legge di Bilancio 2025 (A.C. 2112-bis-A) approvata nel fine settimana dall’esecutivo. Se vi state chiedendo il motivo per cui questi aggiornamenti non sono ancora disponibili sul sito dell’INPS e del Ministero, è perché verranno probabilmente pubblicati a gennaio. Pertanto, di seguito vi illustreremo in modo semplice e dettagliato le principali novità, accompagnate, come di consueto, da esempi pratici per agevolarne la comprensione. Buona lettura!
Nuovi requisiti
Partiamo con l’aumento dei limiti per accedere all’Assegno nel 2025:
- Il limite massimo dell’ISEE per richiedere il sostegno passa da 9.360 euro a 10.140 euro.
- Il reddito familiare aumenta da 6.000 euro a 6.500 euro (attenzione però a non confondere il valore isee dal reddito familiare, che sono ben diversi).
- Invece, per le famiglie composte solo da persone con età pari o superiore a 67 anni o da persone con disabilità grave o non autosufficienti, il limite di reddito passa da 7.560 euro a 8.190 euro.
- Se vivete in affitto, il limite di reddito sale a 10.140 euro, al di là delle categorie.
Nuovi importi
Ora invece scopriamo l’aumento dell’importo mensile dell’Assegno, ovvero quanto dovreste percepire dall’anno prossimo (occhio al condizionale, in quanto è d’obbligo!):
- La parte dell’Assegno che integra il reddito familiare passa da 6.000 euro (500 euro mensili) a 6.500 euro all’anno (540 e rotti euro mensili dal 2025).
- Per le famiglie composte solo da over 67 o persone con disabilità grave/non autosufficienti, l’importo massimo sale da 7.560 euro all’anno (630 euro mensili) a 8.190 euro (682 e rotti euro mensili dal 2025).
- Per chi vive in affitto, l’integrazione per il pagamento del canone aumenta da 3.360 euro all’anno (280 euro mensili) a 3.640 euro (303 e rotti euro aggiuntivi mensili dal 2025).
ESEMPIO PRATICO: una famiglia in affitto, ovviamente con contratto regolarmente registrato e dichiarato in DSU, potrà ricevere fino a 843 euro circa mensilmente (540€ di integrazione base mensile + 303€, circa, per l’affitto).
ATTENZIONE: Questi importi da noi calcolati sono puramente indicativi, in quanto potrebbero aggiungersi anche la rata dell’assegno unico e universale (AUU) per figli a carico o variazioni generrali del vostro nucleo familiare.
Consiglio
Vi consigliamo di presentare tempestivamente la nuova dichiarazione ISEE entro il 31 gennaio. In questo modo, l’INPS avrà il tempo utile per acquisire il modello e processare le informazioni, affinché siano correttamente valutate le condizioni per il mantenimento delle agevolazioni o sostegni spettanti.
Serve aiuto?
Se hai dubbi o domande in merito, non esitare a contattare il tuo patronato di fiducia. Non hai un esperto di fiducia? Nessun problema! Puoi:
- Chiamare il numero verde INPS 06164164 per ricevere informazioni e assistenza.
- Contattare la nostra associazione ETS tramite WhatsApp per fissare una consulenza telefonica gratuita e chiarire i tuoi primi dubbi.