Disoccupazione agricola 2025: tutto ciò che devi sapere per richiederla!

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Introduzione

Gentili lettori, anche per quest’anno è attiva la possibilità di richiedere il sussidio di disoccupazione agricola, disponibile a partire dal 1° febbraio scorso. Di cosa si tratta? Se svolgi un’attività dipendente nel settore agricolo, esiste un’indennità economica a tutela dei lavoratori in caso di perdita involontaria del lavoro. In questo articolo vi illustreremo nel dettaglio il funzionamento del sostegno, i requisiti necessari per presentare la richiesta e la procedura da seguire. Proseguiamo con tutte le informazioni utili.

Cos’è?

Un sostegno economico erogato in un’unica soluzione dall’INPS a:

  • Lavoratori agricoli dipendenti (a tempo determinato o indeterminato);
  • Figure equiparate come piccoli coloni, compartecipanti familiari e coltivatori diretti che integrano con contributi volontari.

Destinatari

Operai agricoli a tempo determinato: iscritti negli elenchi nominativi dell’anno di riferimento.
Operai a tempo indeterminato: con periodi di disoccupazione al di fuori del contratto (esclusi quelli di cooperative che trasformano prodotti agricoli, che accedono alla NASpI).
Piccoli coloni, compartecipanti familiari, coltivatori diretti con almeno 51 giornate di contributi volontari.

Chi NON può richiederla?

❌ Pensionati (alla data del 1° gennaio dell’anno di riferimento).
❌ Chi presenta la domanda dopo il 31 marzo dell’anno successivo.
❌ Chi ha svolto prevalentemente lavoro non agricolo nell’anno/biennio precedente.
❌ Extracomunitari con permesso di soggiorno stagionale.

Come Funziona?

Durata

  • Giornate indennizzate = giornate lavorate (max 365/anno), escluse quelle già coperte da altre indennità (malattia, maternità, ecc.).

Importo

  • Tempo determinato: 40% della retribuzione di riferimento, con trattenuta del 9% (max 150 giorni).
    *Esempio: Se la retribuzione è €20.000, l’indennità sarà €20.000 × 40% = €8.000, meno il 9% (€720) → *€7.280 netti.
  • Tempo indeterminato: 30% della retribuzione effettiva, senza trattenute.

Contributi figurativi

  • Utili per la pensione: si calcolano sottraendo le giornate lavorate e indennizzate da un totale di 270 giornate/anno.
    Esempio: Se hai lavorato 100 giorni, i contributi figurativi saranno 270 – 100 = 170 giorni.

Assegno familiare

Prima esisteva un sostegno aggiuntivo per chi ha familiari a carico, erogato sull’indennità di disoccupazione o sulle giornate lavorate. Ora non più!

Requisiti

  1. Iscrizione agli elenchi agricoli per l’anno di riferimento.
  2. 2 anni di contributi previdenziali contro la disoccupazione (agricoli o non agricoli, purché l’agricolo sia prevalente).
  3. 102 contributi giornalieri nel biennio di riferimento (anno della disoccupazione + anno precedente).

Eccezioni

Hai diritto all’indennità anche se ti dimetti in questi casi:

  • Lavoratrici madri: dimissioni entro 300 giorni prima del parto o entro il primo anno del bambino.
  • Giusta causa: mancato pagamento dello stipendio, mobbing, molestie, trasferimento ingiustificato.
    Esempio: Se ti dimetti perché il datore non paga da 3 mesi, devi allegare prove (denunce, sentenze) per ottenere l’indennità.

Richiesta

Scadenza: Entro il 31 marzo 2025. (Esempio: Disoccupato nel 2024 → domanda entro il 31 marzo 2025).

Pagamento

Non appena elaborate e verificate, saranno accolte e invieranno i pagamenti a partire da giugno al 30 settembre 2025.

L’indennità viene accreditata su:

  • Conto corrente bancario/postale;
  • Carta di pagamento con IBAN.

Casi particolari

  • Licenziamento disciplinare: Se non è conseguenza automatica di un illecito, puoi richiedere l’indennità.
  • Accettazione di conciliazione: Se accetti un accordo economico col datore, mantieni il diritto all’indennità.

Serve aiuto?

Per dubbi, contatta l’INPS o il tuo patronato di fiducia!

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